materici
I materici costituiscono la parte più sperimentale della mia attività.
Ogni ambiente, ogni muro, ogni combinazione di luce e ombra, ogni visione del cliente diversa dal mio modo di concepire le cose, mi hanno dato la possibilità di mettere in campo tutte le conoscenze acquisite negli anni e adattarle a nuove necessità e nuove esigenze creative.
Grazie all’utilizzo di materiali nuovi e antichi ho avuto la possibilità di indagare le altre dimensioni del muro come l’altezza, il rilievo, la scultura e scoprirne l’interesse e la bellezza.
A metà tra scultura e pittura, le superfici acquistano profondità variabili.
Nel linguaggio della critica d’arte il termine matericità si riferisce strettamente alla funzione espressiva della materia in quanto tale.
Il materiale si trova improvvisamente in primo piano. È nella sua scelta e in quella di tutti i possibili accostamenti tra materie diverse che emerge la creatività.
In decorazione si arricchisce di significato perché attraverso l’uso di materiali non convenzionali, applicati a parete, soffitto o pavimento, si ha la possibilità di espandere i limiti del colore e sperimentare linguaggi nuovi.
L’ispirazione come sempre viene dalla natura: il ramo di un albero, la corteccia, un filo d’erba o una pianta esotica diventano il soggetto da far letteralmente emergere dal fondo del muro.
La spatola può temporaneamente sostituire o arricchire la funzione del pennello, e il colore prende forma e corpo.